mercoledì 27 luglio 2016

Pinocchio e le assurdità quotidiane

Mentre a Roma governano gli "onesti" (M5S) che però sembra siano collusi con l'imprenditoria locale, nello specifico vengono forniti dal PD informazioni circa la vicinanza di alcuni esponenti di rilievo del Movimento Cinque Stelle ad imprenditori del settore ambientale;

Mentre negli USA il candidato presidente (Trump) inneggia allo spionaggio internazionale affinché il Governo russo rubi i documenti della sua avversaria politica;

Mentre il Parlamento italiano è paralizzato in una riforma elettorale senza senso e senza numeri che porterà ad un referendum e per cui ogni risultato sarà una sconfitta, perché diciamocelo, se a novembre vince il sì e passa questa riforma elettorale i prossimi parlamenti saranno una barzelletta, ma se non passa continueranno ad essere una disperazione;

Mentre il Governo si appresta a finanziare gli sgravi fiscali per le ristrutturazioni a favore degli incapienti con i soldi dei risparmi privati in mano alla Cassa Depositi e Prestiti (e quindi succhiandoli ai fondi pensione) e impoverendo il Paese nel lungo periodo a favore di misure d'emergenza che ormai sostengono interi mercati i quali non possono più farne a meno;

Mentre l'amministratore delegato dell'Unità, giornale storico della sinistra italiana, rifondato con finanziamenti pubblici e l'intervento di un imprenditore edile molto vicino al PD, viene arrestato per bancarotta fraudolenta "seriale";


Mentre tutto questo accade solo in questi giorni, soltanto oggi ho letto queste notizie, che sono una piccola parte della lunga lista di assurdità che circolano da anni, mi chiedo come possa essere sostenibile una tale sequela di follie e come si possa tollerarle.

Sembra che Matteo Renzi sia l'imbonitore, il prestigiatore che distoglie l'attenzione della folla mentre persone scelte a caso si occupano di attività che non sanno gestire e con il fine ultimo di distrarre denaro dalle casse pubbliche per "salvare il salvabile" prima che il sistema Italia fallisca o sia costretto a diventare trasparente.

Io vedo un'orda di ratti che saccheggiano la dispensa mentre il gatto, d'accordo con loro, fa le fusa al padrone e mi chiedo quale padrone possa essere così stupido da fidarsi del proprio gatto.

Forse in fondo non siamo altro che un Pinocchio qualunque, un burattino di legno tonto e ingenuo senza capacità di discernimento, asini senza controllo nell'attesa di venire mangiati dalla balena, ma senza possibilità di lieto fine.

lunedì 11 luglio 2016

Riempire vite vuote con il vuoto delle vite

...ovvero farsi dei selfie e guardarli

Perché è incredibilmente ovvio che fotografare continuamente sé stessi e le proprie noiose attività, alla lunga dà dipendenza.

Ed è ovvio.

Perché se non fate altro che fotografare tutto quello che fate, finirete con il fotografare voi stessi che vi fotografate, ovvero non avrete altro nella vita che fotografarvi.

Un circolo vizioso di cui sarete l'unico socio

E non vi salverà neppure mettere tutto sui social network, è oltremodo assurdo pensare di poter interessare e coinvolgere gli altri con la propria faccia e la propria attività auto-fotografica, se anche gli altri saranno intenti a fotografare loro stessi.

Ciò che appare incredibilmente aulico per i fotografatori folli è che il consenso non si ottiene con una pedissequa attività "onanistica" individuale, bensì creando punti di unione e comunità di interesse con altri soggetti.
Comportandovi da perfetti idioti autoreferenziali finirete esclusivamente per annoiarvi, lamentarvi e finire con il cercare modelli di riferimento diversi da voi stessi

Da imitare.

In pratica mentre sarete convinti di comportarvi come animali Alpha e sarete invece animali Gamma, ovvero collocati in fondo all'alfabeto.


E' facile invece intuire che una vita invidiabile è quella che ha qualcosa da dare che non siano fotografie della propria faccia.

E' accattivante condividere azioni, attività, momenti della vita reale, non photoshop pigri diffusi in rete. Per riempire vite vuote servono atti diversi dalla routine noiosa in cui possiamo essere incastrati.

Spegnete il cellulare e accendete il cervello, vi assicuro che funziona.