... ovvero gli equilibri nel mondo stanno cambiando, ma sembra che in Europa non se ne sia accorto nessuno.
E così la Brexit non è che un esempio di come la gente comune in Europa non colga la necessità di evolvere.
E' una situazione ricorrente, ciclica e ignorante dei trascorsi storici che potrebbero aiutare la società ad evolvere invece di riproporre schemi circolari.
E così l'Europa Unita si disgrega mentre la Repubblica Popolare Cinese corre a velocità della luce verso una nuova crisi interna.
Nel frattempo la Cina cancella il debito di alcuni paesi africani e investe in infrastrutture dal sapore coloniale.
Li aiutano a casa loro
Perché possono aiutarli per davvero, giacché hanno un surplus rilevante e intendono investirlo.
Usano una politica non dissimile da quella che gli Americani adottarono in Italia dopo aver portato da noi la loro democrazia.
Le conseguenze per l'Europa saranno una marginalizzazione economica e una crescente importanza del turismo asiatico.
Per le prossime generazioni guardare verso Oriente o verso l'Africa sarà necessario, ben più che rivolgersi agli USA e alla loro politica espansionistica fortemente in crisi.
Le nuove generazioni commerceranno con l'Oriente e andranno a costruire infrastrutture in Africa.
Importeranno prodotti finiti "Made in Africa" da società cinesi ed esporteranno know how, per un po', fino a quando non andranno invece a studiare nelle università asiatiche.
Eppure cerchiamo ancora di creare una piccola Europa fatta di staterelli isolati.
Una rinnovata medievale Italia dei comuni, ci rammenta un tempo che ne ha segnato la storia per secoli e minato la sua rilevanza internazionale fino al XX secolo.
Sembra giunto il momento di unire veramente e con vigore le nostre forze e creare qualcosa di grande che possa resistere al futuro, di pensare a fare un passo indietro oggi che sia la rincorsa per un futuro migliore.
Ma non è quello che gli Europei stanno facendo.
E' davvero l'Europa destinata a un ruolo secondario nel mondo?
Lo scopriremo quando avremo potremo vivere là dove tutto oggi vibra e cresce, ma solo dopo aver imparato il mandarino.
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