mercoledì 26 febbraio 2014

Promozione letteraria


Da qualche tempo ho smesso di alzare la voce per parlare.

Mi sono anche disabituato a frequentare invidiosi e pressapochisti, ma per fortuna una volta l'anno pubblico un libro, così da non dimenticare cosa sarei se non lavorassi e studiassi continuamente.

Devo come sempre ringraziare per primi i miei detrattori, soltanto dopo gli amici e chi mi sta così vicino da divenire parte indissolubile di me e dei miei successi.

sabato 15 febbraio 2014

Non siate normali

Siate più che normali, poiché tutto ciò che sembra speciale non è che un diverso e superiore grado di normalità, per chi la vive già.


Talvolta un messaggio pubblicitario può essere arte.
Raramente, come in questo caso, ci ricorda che essere speciali è appunto soltanto un'altra normalità.

mercoledì 12 febbraio 2014

Vivere nello stivale del conte Ugolino

... non può che essere fastidioso.

Un po' perché le scarpe dopo un po' fanno puzzare i piedi, un po' perché non si può far altro che vivere di calci, quelli che dai e quelli che prendi.

Questo sarà un post personale, poiché oggi avevo la nausea.

Non è un modo di dire.

Stamattina ho parlato con un amministratore di condominio, poi ricevuto una raccomandata da un ente pubblico, poi parlato di appalti con un avvocato, innocente, strano ma vero.

Ho parlato con un amministratore di condominio che non ha fatto correttamente le convocazioni assembleari per non rischiare di essere sostituito. Se voglio posso impugnare il verbale in tribunale.

Ho letto la raccomandata di un ente locale che sostiene di avermi scritto e siccome sostiene di non aver ricevuto risposta rigetta una pratica completa. Il vero motivo è la necessità di raggiungere gli standard di produttività circa le pratiche sospese per non subire tagli; se voglio posso fare ricorso al TAR e ovviamente vincerlo.

Ho parlato con un avvocato che racconta che l'appaltatore di una ristrutturazione al momento della consegna del cantiere fornisce una scala danneggiata, ma che non intende riparare o sostituire sostenendo di averla già pagata al fornitore. Se voglio posso chiedergli i danni con una causa civile.

Prima dell'ora di pranzo volevo vomitare.

Nessuno è più in grado di svolgere decentemente il proprio lavoro? Possibile che sia sempre colpa dei politici e mai dell'approssimazione? Possibile che non ci sia davvero più modo per risollevare questa nazione?

Io non voglio rivolgermi ad un avvocato.

Voglio veder riconosciuto il mio diritto di condomino di partecipare all'assemblea, voglio godere del mio diritto di cittadino ad un procedimento amministrativo corretto, voglio essere un consumatore soddisfatto del proprio acquisto.

Chiedo troppo?

Dove e quando potrò sentirmi parte di una comunità di persone che si rispettano a vicenda e lavorano per vivere in armonia pur tutelando i propri interessi?
Esiste un posto in cui ci siano cultura e intelligenza a sufficienza cosicché le persone possano creare qualcosa per il futuro, piuttosto che divorare i propri figli pur di sopravvivere?