lunedì 11 gennaio 2021

Non sono le armi ad uccidere, ma chi le USA...

...dicevano i sostenitori della vendita libera di armi e del diritto alla difesa.

Ed effettivamente non sono le armi il problema, ma i numerosissimi dementi che ne possono disporre liberamente e che curiosamente usano le stesse tecniche di comunicazione dei terroristi che gli USA combattono da due decenni senza che nessuno li notasse... fino ad oggi.

A questo punto bisogna che qualcuno porti la democrazia negli USA perché a quanto pare a furia di esportarla ne sono rimasti sprovvisti.La sonnolenza della classe dirigente americana davanti alle provocazioni trumpiane ha fatto sí che i suprematisti bianchi e i nazionalisti integralisti americani, abbiano potuto organizzare le loro forze e pianificare azioni eversive in punti chiave del Paese.

Gli USA sono sull'orlo di una guerra civile a sfondo razziale, e i colpevoli sembrano essere i due schieramenti principali che nella folle rincorsa al consenso hanno esasperato posizioni opposte e apparentemente inconciliabili nel panorama americano.

Da una parte di Democratici che in opposizione al nazionalismo hanno sospinto la rivalsa delle classi disagiate rappresentandole con gli effetti nefasti della stratificazione socio-culturale di un paese ancora oggi legato, in qualche modo, al lo schiavismo che combatte dal centocinquanta anni.

Dall'altra i Conservatori, o una buona fetta, che incarnano un nazionalismo sempre piú spinto ed estremo, richiamando modelli razzisti tanto combattuti e condannati come quello del Ku Klux Klan.
A rappresentare i conservatori il POTUS Donald Trump, da molti psicologi definito come un personaggio narcisista e sociopatico che poteva mettere a rischio la democrazia, il quale in effetti soffia sul fuoco della Guerra civile con interessi che non mi é dato di comprendere.

In mezzo un Paese che per decenni ha spinto e pompato la propria macchina militare, necessaria ad assicurare il predominio globale, e non si é mai curata troppo della societá violenta che stava coltivando.

Sono lontani i tempi di JFK , Bob Kennedy o Martin Luther King, in cui la violenza si affrontava con il pacifismo e si impediva cosí l'escalation di valori sanguinari.
Le piú grandi conquiste sociali per i gli afroamericani le hanno ottenute persone come Rosa Parks, non di certo gli Antifa distruggitori d'importazione.

Chissá se questa volta gli Americani, archiviate le violenze di questi giorni, prenderanno provvedimenti realmente inclusivi e metteranno da parte le barriere razziali e linguistiche per creare una nazione multietnica anche sul piano reale.