mercoledì 15 giugno 2016

L'urlo dell'ignoranza

... quella che non sa mai quando sia il momento di tacere.

Mi affascina la teoria che oggi va per la maggiore secondo la quale i politici debbano lavorare gratis.

I nuovi sanculotti (1), ovvero i militanti del Movimento Cinque Stelle, rivolgono spesso ingiurie e insulti ai politici corrotti, e da un lato hanno ragione.

Chiedono a gran voce che questi lavorino gratis, che facciano risparmiare i cittadini, che devolvano tutti i loro proventi alla causa comune.
Ma quanti di loro sono disposti a lavorare gratis?

E' diverso dicono loro. Diverso da cosa?

Forse che un professionista che fa il proprio lavoro non debba essere pagato?
Forse che vogliano riservare l'attività politica ai signori come nel passato e cancellare tutte e conquiste democratiche successive ai moti del '48 che hanno portato alla creazione proprio in Italia di una repubblica democratica basata sull'uguaglianza e il suffragio universale?

Dimenticano i simpatici grillini che proprio lo stipendio garantisce l'indipendenza del politico?

Lo ignorano in molti, lo dimentica qualcuno che quei molti governa.

Già perché la discriminante non dovrebbe essere il compenso, ma la preparazione e l'idoneità al lavoro.
Perché è questo che differenzia il lavoratore, la qualità del lavoro che produce.

Potrebbero però candidarsi tanti cittadini che nulla sanno di politica se non che riguarda la gestione degli spazi e dei servizi che riguardano la loro vita quotidiana?

Potremmo fare selezione tecnica e dare una certa idoneità alla vita politica come avviene in altre professioni.
Già perché per fare il medico serve un lungo percorso di studi e un'esame di stato, come per fare l'ingegnere, o anche per fare il parrucchiere, si studia un po' meno ma l'esame c'è sempre.

Perché per fare il politico basta avere consenso, quel consenso che spesso viene pagato al prezzo dell'indipendenza verso lobby?
Sarebbe troppo facile richiedere di esplicitare i propri sostenitori e i relativi interessi economici, a che pro rendersi pubblici e far scoprire che lo stesso imprenditore sostiene questa e quell'altra parte, oppure che il proprio reddito sia sostenuto da questo e quello, privandoci dell'opportunità di venderci anche al loro concorrente diretto.

E così l'ignoranza urla a squarcia gola, un mantra di onestà immorale, una pretesa di trasparenza che in realtà suona, a chi ne conosce un po' le dinamiche, come la solita e ricorrente invidiosa richiesta di privilegio, che porterà come sempre a sostituire i nomi dei privilegiati, ma non a migliorare la situazione della collettività

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(1) per definizionedi sanculotti, ovvero di sans-coulottes si può vedere Wikipedia

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