martedì 10 settembre 2013

Come siamo stati educati?

...se lo siamo stati.

E' chiaro che ogni generazione trovi maleducate quelle seguenti e abbiamo anche un'idea del perchè.
I valori sociali mutano progressivamente con l'evoluzione.
Recentemente ho letto un illuminante testo di Alessandro Baricco in cui palesava una teoria in cui la fine del romanticismo sia ciò che realmente crea un solco generazionale.

Effettivamente i valori tradizionali di quanti siano cresciuti ed educati nel ventesimo secolo sono indubbiamente ispirati all'ideale romantico di derivazione ottocentesca.
I ragazzi di oggi, quelli del ventunesimo secolo, invece del romanticismo non ne portano alcun segno.
La cultura del nuovo millennio affonda le radici in una rivoluzione culturale che non è ancora arrivata. La perdita di valori tradizionali, senza l'affermazione di nuovi valori, ha dato vita a questo importante periodo di transizione socio-culturale.
Inutile cercare di riportare tutto al nostro senso di giustizia. C'è chi non lo condivide e anzi lo considera ingiusto.Visualizza blog

Ma cosa può aver creato un divario così netto? Sembra che nel giro di un decennio o due, i giovani si siano trasformati radicalmente. Com'è possibile?

Cosa è cambiato nella società come non è avvenuto per secoli?
E' arrivata la rivoluzione digitale, che non è come si pensa soltanto tecnologica. L'era informatica, dall'acronimo francese "informatique" che sta a significare informazione+automatica, ha ristrutturato i rapporti sociali.

Non ci sono più uomini che si rapportano agli uomini.

Oggi ci sono uomini che si rapportano alle macchine, proprio come succede a noi due in questo momento, il lettore e lo scrittore, uniti da un computer in luogo di un libro o di un rapporto fisico.

Così ci sono arrivato.

Ciò che distingue gli uomini di oggi da quelli del decennio o del millennio scorso, è un semplice pronome.
Per sapere dell'origine culturale di quelli come me, la domanda è:
"Chi mi ha educato?".
Ma per conoscere le origini dei nuovi venuti, non possiamo più porci lo stesso interrogativo, non più.
Per loro la domanda è nuova, evolutiva e per certi versi spaventosa.
La domanda per loro è:

Cosa vi ha educati?

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