giovedì 5 settembre 2013

Fermate il progresso

Non c'è nulla di utile nel progresso.

Lo ammetto, va bene, è una dichiarazione esagerata.

Ma come spiegare con parole semplici ciò che sarebbe semplice da capire se semplicemente guardassimo con occhi semplici il mondo che ci circonda?

Ogni vittoria ha un prezzo, la sconfitta altrui. Per una comunità che cresce, c'è una comunità che decresce. Il conflitto è alla base dei rapporti umani e pertanto dell'economia quale scienza sociale.
Se per avere un progresso sociale, economico, tecnologico dobbiamo creare un conflitto, allora siamo ad un punto morto.
Curiamo l'interesse o l'etica?

C'è un qualche possibile fine etico nell'Economia? Apparentemente no.
Per la mia tesi di laurea mi ero riproposto di analizzare la questione, ma mi rendo conto che non sarebbe producente, non avrei un vantaggio economico/sociale e ho lasciato perdere.
Anni fa pensai che fosse, nella vita, necessario produrre un certo volume d'affari, che fosse il necessario per vivere. Poi mi scontrai con la necessità di farlo a discapito del benessere altrui e vacillai.
Persi il filo del discorso e devo dire che studiare materie sociali, nonché tanto diritto, mi ha ricordato che in fondo non esiste una morale.

La morale è un lascito intellettuale di quei movimenti, per ultimo considero quello illuminista del XVIII secolo, che hanno il pregio di aggregare persone generalmente dimenticate dalla società, ma hanno il difetto di non fornire loro alcuna informazione circa l'uso di questa eredità.

Le persone dimenticano ciò che conoscono, ma non possono ricordare ciò che ignorano.

E così, in questa altalena di vizi e virtù, il cui valore etico è determinato esclusivamente dal punto di vista, vaghiamo alla ricerca di "Madame Giustizia" [cit.] senza far altro che affogare nel nostro concetto di morale.
Fermate l'etica, per un po'. Sospendete ogni legge, cancelliamo ogni morale e armiamoci fino ai denti. Apriamo i cancelli al Destino e vediamo chi resta in piedi.
Sarà il trionfo dell'economia e, tenendo conto della natura umana, un momento di vero e ineluttabile progresso sociale.

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