sabato 27 luglio 2013

La vita sull'albero

"Schopenhauer e Nietzsche per primi insegnarono il profondo significato del non senso della vita e come tale non senso potesse venire tramutato in arte" [Giorgio De Chirico]

Inutile caricare di significati ciò che non ne ha; come la vita, che ne è del tutto priva.

Più precisamente la vita può avere significato soltanto se guardata all'indietro, sempre che sia nostro interesse attribuirgliene uno. Vivere è come percorrere il ramo principale di un albero partendo dal tronco. dinnanzi a noi, nascoste tra le verdi foglie del futuro, le infinite scelte ancora da fare; dietro noi il tronco rugoso che sintetizza quelle fatte.

(reminder: ricordarsi però di non sfrondare l'albero per vedere meglio il percorso, perderemmo del tutto la sorpresa e resteremmo accecati dalla luce.)

Tornando al futuro, con la metafora dell'albero, sembra semplice intuire che non possiamo pianificarlo più di tanto. Non sappiamo ancora quali ramificazioni sceglieremo, ma neppure fino a quando i rami reggeranno il nostro peso prima di consegnarci alla luce. A proposito, la luce della vita, il tunnel della premorte, sono una "boiata pazzesca".

Il significato della vita è nel presente, è soltanto nel qui ed ora che possiamo riassumere le nostre aspettative per il futuro e dare un senso al Tutto tenendo conto del nostro passato, anche se è un lavoro decisamente complesso.

La vita pensata in un continuum dinamico è decisamente impegnativa. Ci vuole tempo per imparare che è un argomento complesso e che non si può semplificare come tanto ci piace fare.

La semplificazione non è altro che la potatura dell'albero. Se vi piace vivere tra rami secchi, beh semplificate a più non posso.Cercate il modo per ottenere il più dal meno, del massimo risultato con il minimo sforzo, il godimento dell'abbondanza a detrimento del piacere della singolarità.
Se invece preferite la fugacità di un attimo, la singolarità dell'evento, la sorpresa; non vi resterà che tentare di cercare il sentiero migliore nella foresta pluviale delle opportunità, tra ostacoli e pericoli, nell'intrico di rami, foglie, insetti e predatori che si annidano sul vostro albero.

Il presente esiste, il futuro e il passato no. E con questa determinazione non possiamo che dare significato al cammino che stiamo facendo, pur senza ignorare ciò che ci è dato di vedere. Procedere senza una road-map non vuol dire farlo ad occhi chiusi.

E così torniamo a Schopenhauer, a ricordarci di godere dell'attimo presente, del piacere di scegliere qui ed ora senza lasciarci accecare dalla luce del futuro.
Vivere avviluppati nell'abbraccio del nostro albero cercando, più che di capire come o quando scendere pensando che a terra si possa stare più comodi, di godere dell'opportunità di restarci per ora...

...finché morte non ci separi.

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